Come sei finita a Chernobyl?!

Molto spesso mi è stato chiesto: "come sei finita a Chernobyl?!" Potrei dare la solita risposta (peraltro vera, ma banale): "perchè questa storia mi ha accompagnata tutta la vita, l'ho vissuta da bambina italiana, quando non si poteva mangiare la verdura, bere latte, bla bla bla." Questa è la storia di tutti noi che c'eravamo all'epoca dell'incidente. La parola "Chernobyl", così strana e così

Come sei finita a Chernobyl?!2020-10-15T08:58:36+00:00

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –

Quando dico che un viaggio nella Zona di esclusione di Chornobyl è un viaggio attraverso la storia, intendo proprio ciò che segue. Durante la mia prima visita alla città di Pripyat, la mia attenzione venne attirata da una sorta di “fungo” situato a fianco della stazione degli autobus. Poteva sembrare una biglietteria, ma essendo appena stata all'interno della stazione stessa dove avevo individuato la

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –2021-06-02T14:54:07+00:00

Come l’amore resiste a un disastro nucleare-Ivan e Maria

Di Ivan e Maria ho parlato davvero molto in questi anni, sulla mia pagina facebook, Diario di un viaggio a Chernobyl (https://www.facebook.com/diariodiunviaggioachernobyl/). Non ne avevo mai parlato sul mio blog, ma è giunta l'ora di farlo. Ivan ci ha lasciati questa settimana, (6 ottobre 2018) all'età di 83 anni, 32 dei quali vissuti a stretto contatto con un nemico invisibile: la radiazione. Ivan era

Come l’amore resiste a un disastro nucleare-Ivan e Maria2020-07-02T15:05:24+00:00

New safe confinement-il nuovo sarcofago di Chernobyl

Grandissima importanza ha il New Safe Confinement nel presente (e nel futuro) della zona di alienazione di Chernobyl. Un'imponente opera ingegneristica, unica nel suo genere. L'azienda che si è occupata di questa immensa costruzione è l'ucraina Novarka che ha creato una solida join venture con la francese Vinci Construction. L'Arco è costituito da una struttura metallica di 25.000 tonnellate. Con i suoi 108 metri di

New safe confinement-il nuovo sarcofago di Chernobyl2021-05-21T06:07:36+00:00

Il cimitero dei mezzi-Rossokha

Rossokha è una cittadina compresa all'interno della zona di esclusione di Chernobyl, che fu evacuata nel 1986, dopo l'incidente alla centrale nucleare. Di questa località, una superficie di circa 20 ettari venne utilizzata come deposito di mezzi, militari e civili, che furono impiegati nelle operazioni di decontaminazione ed evacuazione. Si tratta di camion, furgoncini, elicotteri, auto, carri armati, camionette dei pompieri e pullman. Proprio

Il cimitero dei mezzi-Rossokha2021-03-10T19:08:29+00:00

L’appartamento del direttore – Viktor Bryukhanov

Viktor Bryukhanov era direttore in carica dell'impianto nucleare di Chernobyl, all'epoca dell'incidente. Era nato nel 1935 in Uzbekistan, dove aveva anche conseguito la laurea come ingegnere e trovato lavoro nella vicina Angren, nella centrale di carbone. Qui aveva conosciuto Valentyna, quella che poi sarebbe divenuta sua moglie e che gli avrebbe dato due figli, Lilya e Oleg. Nella vita di Viktor la data del

L’appartamento del direttore – Viktor Bryukhanov2021-01-12T10:58:38+00:00

La (timida) rinascita di Chernobyl

A Chernobyl ha aperto un nuovo carinissimo ristorante. (Peraltro notare le decorazioni! Gli appassionati di questa terra non hanno bisogno di spiegazioni, per gli altri specifico che quel telone riproduce i meravigliosi mosaici in vetro del Cafè Pripyat). Si chiama, non a caso, "Pic nic sul ciglio della strada", dal popolare romanzo dei fratelli Strugackij. Inoltre anche gli hotel stanno affrontando ristrutturazioni. Devo dire che

La (timida) rinascita di Chernobyl2021-06-06T15:03:36+00:00

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ

Era il 2015, quando intrapresi il mio primo viaggio da sola nella zona di esclusione di Chornobyl. Da allora non ho mai più smesso di viaggiare in questa terra. Ho all'attivo più di venti viaggi, oltre 60 gg trascorsi nella zona di esclusione e solo una pandemia è riuscita a stoppare il mio lungo e infinito esplorare. Nessuno torna dalla zona di Chornobyl senza

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ2021-05-26T17:04:02+00:00

Polesskoe, una città dimenticata all’ombra di Pripyat e Chernobyl

La storia della cittadina di Polesskoe è davvero particolare e poco nota. Quando si parla della Zona di esclusione ci si riferisce sempre all'area circostante Chernobyl e Pripyat, ma la Zona è molto più ampia. Polesskoe (o Poliske, come pronunciato in ucraino) si trova a nord-ovest rispetto alla centrale, sempre nel territorio di Polissya. Polissya è il nome che viene dato a questa zona,

Polesskoe, una città dimenticata all’ombra di Pripyat e Chernobyl2021-01-03T15:42:32+00:00

Volodymyr, da vigile del fuoco di Chernobyl a Pope

Lui è Volodymyr Pryshchepa, classe 1955, ex vigile del fuoco, lei è sua moglie Holga, insieme vivono nel villaggio di Teremsy. Loro sono "coloni", ovvero persone che sono rientrate a vivere nella Zona di esclusione di Chernobyl, nonostante il divieto, ma non nella loro casa. Quando ci hanno accolto, stavano in effetti facendo dei lavori di ristrutturazione in quella che hanno scelto come loro

Volodymyr, da vigile del fuoco di Chernobyl a Pope2021-01-03T15:55:49+00:00
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