Cosa possiamo fare noi per Chernobyl?

Rifacendomi ad alcune conversazioni intrattenute ultimamente con diverse persone, ho pensato di dedicare un articolo a questo argomento: "cosa possiamo fare noi per Chernobyl?" Io, nel mio piccolo, ho individuato quello che può essere il mio impegno personale e nel quale sto cercando di coinvolgere più persone possibili. Anzitutto possiamo ospitare un "bambino di Chernobyl", ovvero un bambino che vive nelle terre contaminate dal

Cosa possiamo fare noi per Chernobyl?2019-10-26T18:31:57+00:00

Perchè Chernobyl da il nome al disastro nucleare se la ghost town è Pripyat?

Chernobyl porta il nome del grande disastro nucleare, ma in realtà scampò alla nube radioattiva, che si diresse immediatamente verso Nord (Bielorussia) Ovest (Finlandia/Svezia/Norvegia https://www.youtube.com/watch?v=4wg0D0caV3s&t=2s). Quando i venti portarono la nube maledetta su Chernobyl, erano ormai passati 4 giorni dall'esplosione ed aveva "scaricato" già buona parte della sua potenza radioattiva (per dirla in parole semplici, comprensibili a tutti). Questa cittadina dista circa 20 km

Perchè Chernobyl da il nome al disastro nucleare se la ghost town è Pripyat?2021-01-05T09:40:51+00:00

Maschere antigas a Pripyat

Durante gli anni della Guerra Fredda, ogni edificio pubblico, in Unione Sovietica, era dotato di maschere antigas. Le tensioni tra URSS e Stati Uniti facevano temere ai russi un attacco con armi chimiche, ed è per questo che mettevano a disposizione della cittadinanza le maschere antigas e pratici poster con vignette che spiegavano come comportarsi durante tale eventualità. Ogni scuola, asilo, banca, teatro era

Maschere antigas a Pripyat2021-01-03T16:14:03+00:00

Una bambina nella zona di esclusione – Vlada e Dimitri

Era il 29/04/2016, tre giorni dopo le commemorazioni per il trentesimo anniversario dell'incidente alla centrale nucleare e mi trovavo a Polesskoe. (Ve ne ho parlato in questo articolo: https://www.francescagorzanelli.it/chernobyl/polesskoe-una-citta-dimenticata-allombra-di-pripyat-e-chernobyl/) Si stava approssimando la Pasqua ortodossa e tutti i Samosely che avevo incontrato erano indaffarati a cucinare il pane di Pasqua. Mentre passeggiavo per le vie del villaggio, abitato da pochissime persone, vidi sgattaiolare una bambina

Una bambina nella zona di esclusione – Vlada e Dimitri2021-01-03T18:32:36+00:00

Un gioiello di città – Pripyat

Navigando nel web ho trovato un articolo che titolava: "Il museo dell'orrore a cielo aperto: benvenuti a Pripyat" E prosegue: "Se fosse un parco a tema, sarebbe uno dei posti più spaventosi dove andare ad Halloween. Purtroppo questa è la terrificante realtà. Siamo a Pripyat, in Ucraina, la città fantasma tristemente più nota al mondo. Se a qualcuno questo nome non dicesse niente, sarà

Un gioiello di città – Pripyat2021-01-03T16:11:14+00:00

Baba Maria (la piccola)

Maria Shovkuta Petrovna, classe 1928, è una delle anziane che vivono nella zona di alienazione. Non la si può nemmeno chiamare Samosely (autoinsediante), perchè lei in realtà non abbandonò mai la sua casa. Vive sola e non solo, è anche l'unica residente dell'intero villaggio. Coltiva da sola un orto immenso, creato su questo terreno sabbioso. Lo zappa con la vanga, dice, mica con i

Baba Maria (la piccola)2021-01-03T13:49:50+00:00
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