Ai confini del mondo moderno c’è un mondo parallelo sconosciuto-Benvenuti a Kuchynivka (UA)

Questa è la storia di un bellissimo progetto nato a un tavolo di un ristorante torinese, durante una fredda e nevosa sera di Febbraio. A quel tavolo sedevano alcune persone davvero speciali e l'idea era quella di sfruttare le competenze e le passioni di ognuna di esse al fine di continuare a sensibilizzare al tema "Chernobyl". Così si è pensato di unire la fotografia,

Ai confini del mondo moderno c’è un mondo parallelo sconosciuto-Benvenuti a Kuchynivka (UA)2021-06-23T08:38:16+00:00

Storia di una donna evacuata da Pripyat – Lara

Lara ha 67 anni, fa la badante in Italia e vive a Vignola, cittadina emiliana, situata a metà strada tra Modena e Bologna. Vignola è la città dove io sono nata e cresciuta e dove Lara è rinata, dopo quel tragico 26 aprile 1986. Strano il destino delle persone. Io e lei legate da due città: Pripyat, luogo di cui non posso più fare a meno, la

Storia di una donna evacuata da Pripyat – Lara2021-01-03T18:37:55+00:00

Sala controllo reattore #4 – centrale nucleare di Chernobyl

30 Settembre 2015 Ero al mio primo viaggio nella Zona di esclusione, al penultimo giorno di cinque incredibili giorni. Inutile negare che, come in tutte le cose, la prima volta non si scorda mai. E in questo caso specifico non dimenticherò mai quel viaggio proprio perchè ebbi l'esclusiva opportunità di entrare nella sala comandi del reattore 4. Il New Safe Confinement non era ancora

Sala controllo reattore #4 – centrale nucleare di Chernobyl2021-01-03T18:23:21+00:00

Dove il dramma umano ebbe inizio – Ospedale di Pripyat

L'ospedale di Pripyat, per me, non ha nome in italiano: si chiama semplicemente "Pripyat hospital". Perchè? Perchè è uno dei luoghi più noti di questa città e della triste storia che l'avvolge, ed è universalmente conosciuto con questo nome. Credo che sia anche il luogo più inquietante dell'intera zona di esclusione di Chernobyl. Il più freddo, il più pauroso e senza dubbio il luogo

Dove il dramma umano ebbe inizio – Ospedale di Pripyat2021-06-13T12:43:40+00:00

Come sei finita a Chernobyl?!

Molto spesso mi è stato chiesto: "come sei finita a Chernobyl?!" Potrei dare la solita risposta (peraltro vera, ma banale): "perchè questa storia mi ha accompagnata tutta la vita, l'ho vissuta da bambina italiana, quando non si poteva mangiare la verdura, bere latte, bla bla bla." Questa è la storia di tutti noi che c'eravamo all'epoca dell'incidente. La parola "Chernobyl", così strana e così

Come sei finita a Chernobyl?!2020-10-15T08:58:36+00:00

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –

Quando dico che un viaggio nella Zona di esclusione di Chornobyl è un viaggio attraverso la storia, intendo proprio ciò che segue. Durante la mia prima visita alla città di Pripyat, la mia attenzione venne attirata da una sorta di “fungo” situato a fianco della stazione degli autobus. Poteva sembrare una biglietteria, ma essendo appena stata all'interno della stazione stessa dove avevo individuato la

Kvass (Kbac), la risposta sovietica alla Coca Cola –2021-06-02T14:54:07+00:00

La (timida) rinascita di Chernobyl

A Chernobyl ha aperto un nuovo carinissimo ristorante. (Peraltro notare le decorazioni! Gli appassionati di questa terra non hanno bisogno di spiegazioni, per gli altri specifico che quel telone riproduce i meravigliosi mosaici in vetro del Cafè Pripyat). Si chiama, non a caso, "Pic nic sul ciglio della strada", dal popolare romanzo dei fratelli Strugackij. Inoltre anche gli hotel stanno affrontando ristrutturazioni. Devo dire che

La (timida) rinascita di Chernobyl2021-06-06T15:03:36+00:00

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ

Era il 2015, quando intrapresi il mio primo viaggio da sola nella zona di esclusione di Chornobyl. Da allora non ho mai più smesso di viaggiare in questa terra. Ho all'attivo più di venti viaggi, oltre 60 gg trascorsi nella zona di esclusione e solo una pandemia è riuscita a stoppare il mio lungo e infinito esplorare. Nessuno torna dalla zona di Chornobyl senza

Viaggio culturale nella Zona di esclusione di Chernobyl – FAQ2021-05-26T17:04:02+00:00

Perchè Chernobyl da il nome al disastro nucleare se la ghost town è Pripyat?

Chernobyl porta il nome del grande disastro nucleare, ma in realtà scampò alla nube radioattiva, che si diresse immediatamente verso Nord (Bielorussia) Ovest (Finlandia/Svezia/Norvegia https://www.youtube.com/watch?v=4wg0D0caV3s&t=2s). Quando i venti portarono la nube maledetta su Chernobyl, erano ormai passati 4 giorni dall'esplosione ed aveva "scaricato" già buona parte della sua potenza radioattiva (per dirla in parole semplici, comprensibili a tutti). Questa cittadina dista circa 20 km

Perchè Chernobyl da il nome al disastro nucleare se la ghost town è Pripyat?2021-01-05T09:40:51+00:00

Maschere antigas a Pripyat

Durante gli anni della Guerra Fredda, ogni edificio pubblico, in Unione Sovietica, era dotato di maschere antigas. Le tensioni tra URSS e Stati Uniti facevano temere ai russi un attacco con armi chimiche, ed è per questo che mettevano a disposizione della cittadinanza le maschere antigas e pratici poster con vignette che spiegavano come comportarsi durante tale eventualità. Ogni scuola, asilo, banca, teatro era

Maschere antigas a Pripyat2021-01-03T16:14:03+00:00